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Liberia

Popolazione
4,40 ml 
Speranza di vita
61 anni
Progetti Poilon
in corso: 0
conclusi: 1
Liberia Stato dell’Africa occidentale, affacciato a S sull’Oceano Atlantico e limitato a N dalla Guinea, a NO dalla Sierra Leone, a E dalla Costa d’Avorio: si tratta di confini convenzionali, stabiliti in base a trattative con i paesi vicini. L’economia della L. è fondata sulla produzione o l’estrazione dei soli beni destinati all’esportazione (caucciù, minerali di ferro). Tuttavia la produzione e l’esportazione di minerali hanno subito una drastica riduzione in seguito all’occupazione delle regioni minerarie da parte delle forze ribelli e alla caduta della domanda mondiale. Anche i proventi legati all’abnorme numero di navi mercantili iscritte nei registri liberiani (per le particolari facilitazioni tecniche e fiscali concesse dal governo) sono diminuiti. L’instabilità politica e l’imperversare della guerra civile hanno trasformato il paese in una base ideale per ogni genere di traffico e di contrabbando (armi, droga, diamanti). Complessivamente la bilancia commerciale è in forte passivo e il paese dipende per la sua sopravvivenza dagli aiuti internazionali. Le aree rurali hanno subito i maggiori sconvolgimenti e soprattutto le produzioni di sussistenza sono calate sensibilmente, rendendo più acuta e più grave la loro incapacità di soddisfare il fabbisogno interno.
Popolazione sotto soglia povertà
63,80%
Indice di Sviluppo Umano
175° su 186 paesi
Con la cessazione delle ostilità le coltivazioni sono state intensificate e i dati sulle produzioni sono sensibilmente migliorati. Fra le colture di sussistenza prevalgono il riso e la manioca. Si 
Progetti Poilon in Liberia
 titolo                                                    stato                                  settore  
 Lebbrosario a Ganta                           concluso                            sanità 
coltivano inoltre caffè, cacao, canna da zucchero, arachidi, banani. Il patrimonio forestale del paese è sfruttato per il mogano e l’albero della cola. La Liberia ha una storia singolare. È stata fondata da ex schiavi afroamericani. Grande un terzo dell’Italia, non ha mai avuto una storia facile. Dopo due sanguinose guerre civili, è il paese che nel 2014 ha subito più vittime a causa dell’ebola. Ma è anche il primo stato africano con una donna presidente. Devastata da due guerre civili (1989-1995 e 1999-2003), la Liberia è una nazione che arranca, da sempre spaccata in due. Da un lato la miseria, dall’altro la ricchezza. La morfologia di Monrovia parla
chiaro: l’enorme e caotica baraccopoli, i quartieri popolari, le discariche frequentate dauomini e donne in cerca di cibo e il grande cimitero centrale abitato dai senzatetto, contrapposti alle zone residenziali con vie asfaltate sulle quali si affacciano ordinati compound che, con alti muri e filo spinato, proteggono gli uffici e le case della borghesia locale. Ricchissimi e poverissimi, niente classe media. 
Poilon arriva in Liberia con un piccolo progetto a sostegno dell'ospedale di Ganta, l’unico ad occuparsi dei malati di lebbra nella contea di Nimba.
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